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La Coppia Emotivamente Intelligente

Empowering People with Emotional Intelligence

La Coppia Emotivamente Intelligente

L’Intelligenza Emotiva così come scrive Daniel Goleman, principale riferimento bibliografico sul tema, è la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli delle persone che ci circondano, di motivare noi stessi gestendo positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente quanto nelle nostre relazioni.

A differenza dell’intelligenza che veniva misurata con il QI, basata principalmente da abilità linguistiche e matematiche, che è un dato poco variabile nella nostra vita, l’Intelligenza Emotiva può essere continuamente alimentata ed il nostro QE (quoziente emotivo) può crescere senza limiti se opportunamente allenato.

Lavorarci comporta il seguire un approccio “Inside Out”, ovvero da dentro verso fuori.

Inside Out che non a caso è il titolo del prossimo film della Disney Pixar di prossima uscita sul tema emozioni.

Il processo si può sintetizzare come segue: la consapevolezza di sé ci porta a comprendere le nostre emozioni e a riconoscere le nostre risposte abituali (dovute principalmente ad associazioni neurologiche spesso inconsce), questa nuova attenzione che sviluppiamo su di noi favorisce nel contempo la nostra sensibilità nel cogliere i sentimenti altrui.

Questa consapevolezza si traduce in una migliore gestione di noi stessi e delle nostre relazioni e ci consente di prendere una strada più diretta e consapevole verso i nostri obiettivi, che a loro volta innescano un ciclo virtuoso sulla motivazione migliorando la nostra abilità nella gestione emotiva e nelle relazioni con le altre persone, sviluppando una caratteristica essenziale che è l’empatia.

La consapevolezza (inside) è la base di tutto ed è ciò che poi genera i risultati che vogliamo (out).

Al QI viene riconosciuto un impatto sulla performance individuale di appena il 25%, mentre la componente emotiva (QE) impatta per oltre il 54%. La parte restante è data dall’esperienza/competenza specifica.

Essendo questa un’area di sviluppo interna alla persona, le sue manifestazioni verso l’esterno trovano applicazione ovunque l’individuo si manifesti, in ambito personale sia professionale.

Nella vita familiare, ed in particolare nel rapporto di coppia, la gestione consapevole delle emozioni fa davvero la differenza tra una relazione felice e quello che può diventare un vero inferno fatto di freddure, critiche, incomunicabilità, litigi, che logorano le persone, la coppia stessa e purtroppo anche i figli che si trovano a vivere in un’arena di battaglia che hanno pochi elementi per comprendere.

Sviluppare l’Intelligenza Emotiva porta una nuova consapevolezza verso il rapporto di coppia.

Spesso le relazioni nascono guidate dalla passione, da un forte sentimento di amore.

Il problema è che questo sentimento è effimero per natura e non sopravvive se non alimentato.

Racconta Stephen Covey in “The 7 habits of highly effective people” di uno studente che gli confidò che era in pena perché il sentimento di amore verso la sua compagna era esaurito.

La vita a casa era diventata una tortura e di questo ne risentivano soprattutto i figli.

Covey allora gli disse:” Il sentimento di amore non c’è più? Allora amala!”.

Lo studente un po’ sorpreso: “Amala? Come faccio ad amarla se non l’amo più?”

E Covey: ” Tu hai detto che non esiste più il sentimento di amore….Io ti ho risposto di amarla….Amare è un verbo, non è un sentimento. Un verbo presuppone delle azioni. Amala, occupati di lei, sacrificati per lei, apprezzala….Sono queste azioni che tengono vivo il sentimento, che non è altro che il loro frutto”

Il concetto, reso ancora meglio in inglese visto che la stessa parola (love) esprime sia il sentimento che il verbo (Covey distingue tra Love the feeling e Love the verb) è semplice ma allo stesso tempo rivoluzionario. Il sentimento non va negato, non va soppresso per sviluppare l’intelligenza emotiva. Non c’è più conflitto tra ragione e sentimento.

Sappiamo che in natura siamo attratti dai frutti, così come una relazione può nascere dalla passione. Ma sappiamo anche che frutto e passione tendono ad avvizzire. La bellezza del frutto è che al suo interno contiene un seme e questo seme presuppone delle azioni se vogliamo continuare a godere dei frutti. La semina, la coltivazione ed il raccolto. Stessa cosa i sentimenti. Per farli sopravvivere nel tempo devono essere alimentati da azioni.

Questo significa essere emotivamente intelligenti. Le emozioni sono un messaggio. Può darsi che una coppia attraversi una fase burrascosa, guidata da impulsi emotivi non salutari. Ed è proprio questo il segnale che c’è bisogno di azione. Il fondamento dell’emozione è cogliere il messaggio che porta con sé. Chi non ha il controllo di sé diventa un automa in balia della spinta emotiva senza cogliere il fatto che quell’emozione è un prezioso messaggio che suggerisce azioni diverse.

Alla base di tutto c’è l’obiettivo.

Vuoi avere una relazione felice? Devi innanzi tutto essere una persona che si manifesta positivamente in quella relazione.  Quello che sei genera i risultati verso l’esterno. Inside Out.

Diventare consapevole della propria Intelligenza Emotiva è un ottimo inizio per lavorare sull’essere.

Il primo passo è la consapevolezza che ci porterà ad agire consapevolmente per generare risultati importanti nella nostra vita.

Se la coppia lavora in sinergia nello sviluppare questi elementi, nel coltivare il seme della loro passione ha firmato un bel contratto per essere parte di una relazione felice e potrà dare un vero valore alle parole “Finché morte non ci separi”.