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POP-UP Festival per celebrare i diritti dei bambini

Empowering People with Emotional Intelligence

POP-UP Festival per celebrare i diritti dei bambini

Cos’è un Pop Up? Una finestra web che appare all’improvviso e ci avverte di qualcosa.

Domenica 26 Novembre nella prestigiosa location dell’ Art Forum Würth di Capena sono comparsi oltre 15 coach ed insegnanti con un unico obiettivo: far capire alle persone quanto sia importante conoscere ed allenare l’intelligenza emotiva.

L’evento nasce per celebrare la Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini ed è caratterizzato da postazioni di gioco interattive per dare l’opportunità a genitori e figli di cimentarsi insieme per allenare la loro intelligenza emotiva andando alla scoperta di un mondo spesso celato e sommerso, come spiega una delle postazioni di gioco “l’Iceberg delle emozioni” che invita grandi e piccini a indagare quelle emozioni che non siamo abituati a manifestare e che sono da qualche parte dentro di noi ad influenzare i nostri pensieri e i nostri comportamenti.

Quando le facciamo affiorare in superficie scopriamo che sono lì per darci un messaggio, capiamo che hanno una loro utilità e se le ascoltiamo possiamo coglierne la saggezza.

I Pop Up Festival nel mese di Novembre stanno comparendo in tutto il mondo. Il format è stato ideato da Six Seconds, comunità globale presente in oltre 120 paesi con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’intelligenza emotiva.

Oltre 300 persone tra adulti e bambini hanno partecipato per mettersi alla prova cimentandosi con le diverse esperienze di gioco allestite per l’occasione, assistiti da insegnanti, coach e volontari che dopo aver sperimentato il potere dell’intelligenza emotiva su loro stessi ne hanno compreso l’importanza e si sono mobilitati con l’obiettivo di diffonderla per gli altri.

Ed è proprio questo l’effetto di allenare l’Intelligenza emotiva con il modello trasformazionale di Six Seconds…Un viaggio a tre tappe che ci apre all’importanza dei rapporti con gli altri.

Si parte con il conoscere se stessi, usare poi la consapevolezza per essere più intenzionali nelle nostre scelte ed infine dirigere queste nostre intenzioni verso obiettivi che diano un senso di scopo alla nostra vita.

Oggi tutto questo è fondamentale. [ctt template=”3″ link=”y39i2″ via=”no” ]Quante persone conosciamo che non si guardano dentro e credono che la responsabilità di ogni cosa sia fuori? [/ctt]Sarà che molte persone non vivono in modo intenzionale visto che spesso si ritrovano a fare lavori che non amano, a rovinare relazioni in cui prima credevano e ad essere

insoddisfatti della loro qualità di vita? Quanti possono dire di avere obiettivi chiari in mente invece che avere il focus su ciò che non va bene o sui problemi?

Sarà che è possibile cambiare se si parte da dentro…Come suggeriva il bellissimo film della Pixar sulle emozioni “Inside Out” (non a caso, da dentro a fuori).

Nei giochi interattivi si è dato voce a tutto questo.

Nel postazione di gioco “I miei desideri” i bambini spesso hanno 

espresso che vorrebbero che mamma e papà stessero meno sul cellulare e giocassero di più con loro.

Nel gioco “Diritti e Doveri” confrontano quello che vogliono con quello che devono fare e si assiste al dialogo di bimbi che ragionano insieme ai genitori su come diritti e doveri reciproci possono incontrarsi.

E in più di una postazione qualche bambino diceva ai genitori: “ Sarebbe divertente fare questi giochi tutti insieme la sera a casa!”

Le famiglie di gioco in gioco si sorprendevano di come un iniziale imbarazzo lasciasse poi il posto alla connessione, al divertimento, alla riscoperta del piacere di fare le cose insieme…Ma non delle cose qualunque….Delle cose in cui sia per i piccoli che per i grandi c’è un’opportunità di crescita.

L’obiettivo è stato centrato. Tutto ha funzionato alla perfezione.

E la gioia era palpabile anche nel gruppo di lavoro mentre si tratteneva dopo la fine delle attività a chiudere l’icona del loro Pop Up. Il messaggio è stato letto, la sua forza è stata fatta provare. Il messaggio i coach e gli insegnanti lo conoscevano bene. Hanno visto con i loro occhi l’effetto che ha sui ragazzi portare l’intelligenza emotiva nelle scuole e questo evento per loro è stato il frutto di anni di lavoro insieme.

Il Pop Up Festival si è chiuso ma sicuramente avrà lasciato molti semi…Ed il lavoro nelle scuole continua e tanti nuovi Pop Up potranno fare la loro comparsa.