I Laboratori Evolve Education per allenare le competenze IE

Vi è mai capitato di vedere vostro figlio che sbuffa sui libri?

Qualche giorno fa ero con mio nipote e incuriosito dal suo volto che comunicava noia e frustrazione mi sono avvicinato per vedere cosa stesse studiando.

Erano un paio di pagine di geografia sul Niger, uno Stato dell’Africa Occidentale che confina a nord con l’Algeria e la Libia ad est con il Ciad, a sud con la Nigeria ed il Benin e ad Ovest con il Burkina Faso ed il Mali….Potrei proseguire con i prodotti agricoli principali, la densità della popolazione, il clima e così via.

Sono tutte notizie utili ed importanti ma ho seri dubbi che mio nipote per quanto sarà bravo a memorizzarle se le ricorderà tra qualche anno.

Leggendo con lui quelle due paginette non c’era proprio nulla che catturasse un po’ di attenzione, nulla che stimolasse una qualche emozione.

Ed allora è nata la sfida….Viviamo nell’era in cui le informazioni sono a portata di mano…Troviamo su internet qualcosa di interessante ed emozionante sul Niger!

Già il suo volto iniziava a passare da frustrazione e noia a curiosità e divertimento.

Ed ecco qua che ci soffermiamo su una delle popolazioni che lo abitano…Gli Hausa.

Chissà come vivono, che cultura hanno….Cercando su wikipedia siamo rimasti colpiti dal fatto che al vertice della loro gerarchia politica ci fosse il Sultano e questi avesse l’obbligo di ricevere ogni suo suddito in udienza almeno una volta l’anno per fornire consigli, ascoltare problematiche e così via…E da lì ci siamo immaginati cosa succederebbe se il nostro Presidente del Consiglio dovesse ricevere tutti i cittadini almeno una volta l’anno…Difficilmente ne uscirebbe illeso!

Ci siamo fatti un po’ di risate con questa immagine.

Mio nipote ha studiato il Niger. Forse tra qualche anno non ricorderà molti dettagli (immagino che in qualche momento della mia vita lo abbia studiato anche io ma non me lo ricordo minimamente) ma sono certo che si ricorderà del Sultano degli Hausa che riceve tutti i cittadini.

Imparare nozioni, stimolare la memoria a breve termine è senz’altro un esercizio utile, il problema è che spesso la sfera emotiva viene totalmente trascurata, quando oggi le neuroscienze ci dicono che l’aspetto emotivo è essenziale per l’apprendimento.

Difficilmente ci ricordiamo qualcosa senza che sia stata prodotta un’emozione

Su questa base nascono i laboratori didattici mirati a sviluppare nei ragazzi le competenze dell’intelligenza emotiva che CoachUrself sta portando nelle scuole con ottimi risultati.

La metodologia sviluppata, Evolve Education, si basa sui laboratori Self-Science ideati e sviluppati da Six Seconds network internazionale che ha l’obiettivo di diffondere la cultura dell’intelligenza emotiva.

Scarica la Brochure EVOLVE EDUCATION

I laboratori hanno obiettivo di insegnare le competenze dell’Intelligenza emotiva che aiuteranno i ragazzi a diventare adulti con una maggiore consapevolezza, una migliore gestione emotiva e soprattutto la capacità di sapere qual è la direzione che vogliono intraprendere.

Guarda il filmato dei nostri laboratori per allenare le competenze dell’Intelligenza Emotiva

Il carattere esperenziale, interattivo e coinvolgente fa sì che le competenze vengano trasmesse in una forma che assicura che i ragazzi le comprenderanno e le integreranno andando a costruire delle basi solide e durature.
Andare oltre le nozioni e sviluppare l’intelligenza emotiva aiuterà i ragazzi a gestire meglio le loro emozioni in un’interrogazione, in un’esame e più avanti in un colloquio di lavoro, ad essere orientati agli obiettivi e a coltivare l’empatia, base fondamentale per relazioni solide e durature.

Queste capacità non devono necessariamente essere innate, possono essere apprese e sviluppate a qualsiasi età.

In Italia siamo appena agli inizi.

Negli Stati Uniti circa il 40% delle scuole ha iniziato ad introdurre programmi di sviluppo socio emotivi all’interno della didattica.

I benefici riscontrati sul clima scolastico sono tangibili ed in particolare si rileva:

• Miglioramento del rendimento scolastico nei ragazzi
• Riduzione notevole di fenomeni di bullismo ed aggressività in generale
• Migliori rapporti tra studenti e insegnanti
• Gli insegnanti acquisiscono nuovi elementi per migliorare l’efficacia della loro didattica

Sono pochi decenni che abbiamo importanti informazioni sul funzionamento del nostro cervello e sulla sua plasticità, possiamo cambiare le nostre abitudini, sviluppare pensieri che ci portino a risultati diversi.

Imparare tutto questo a scuola potrà davvero fare la differenza nella costruzione di una società migliore…e onestamente…penso che ce ne sia davvero bisogno!